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Gran parte degli uomini vivono una vita di silenziosa disperazione. È una delle mie citazioni preferite, perché è la verità.
ASCOLTA ATTENTAMENTE:
Ti ritrovi in questo mondo dal quale non vedi l’ora di fuggire.
Ma credo che uno dei motivi per cui la gente possieda questa rabbia repressa e questo rancore è perché esistono alcune persone lì fuori che vivono questa vita di profonda insoddisfazione perché sono del parere che esistano così tante persone che lavorano tutta la giornata facendo qualcosa di profondamente insoddisfacente e che è quasi dolorosa per loro.
La loro anima viene uccisa. Sono bloccati a lungo nel traffico e dopodiché sono bloccati in un cubicolo di ufficio.
Si godono il tempo libero andando a cagare in bagno e controllando i loro telefoni. È letteralmente quello che fanno. È questo il culmine della loro giornata. Tornando a casa si ritrovano nel traffico. E non appena arrivano a casa guardano la televisione.
Credo che se un individuo con un lavoro regolare debba riuscire a trovare anche soltanto una cosa da fare come progetto, come passione, per poi continuare a costruirlo e a curarlo.
Innaffiandolo, aggiungendoci fertilizzante, dedicandoci attenzione, dedicandoci tempo, in modo da fuggire. Puoi fuggire, puoi essere egoista. Puoi stare bene. Starai bene.
Guarda, fare mobili è bello. Se potessi farlo, potresti limare perfettamente quegli angoli smussandoli al meglio e rifinendoli. E una volta finito sarai soddisfatto.
E poi lo vendi a qualcuno, in modo da poterci pagare le bollette. È infinitamente più soddisfacente di essere bloccati in qualche cazzo di cubicolo lavorando per qualcuno per cui non vorresti lavorare, dovendo fare quelle stupide riunioni di ufficio, parlando con gli addetti alle Risorse Umane, sedendo con il tuo supervisore intento a valutare la tua prestazione lavorativa.
“Devi trasmettere entusiasmo per quest’azienda. Quest’azienda è il tuo futuro.” E tu non vorresti dire altro che: “Fanculo. Uccidimi ora.”.
Sai, ci sono un sacco di persone lì fuori che farebbero volentieri qualcos’altro e io spero possano comprendere che possono farlo. E gli individui che si ritrovano in mezzo a situazioni difficili, uno dei loro problemi è che si sentono come se questo fosse il loro futuro e non possano uscirne. Che non ci sia speranza. Che non ci sia luce in fondo al tunnel. Che non ci sia nessun arcobaleno.
E se ti senti in quel modo, soltanto quella mentalità può incredibilmente limitarti e definirti.
Ma se osservassi, se riuscissi ad osservare te stesso in modo oggettivo e dire “Ok, sono in debito sulla carta di credito, il mio lavoro è una merda, ciò che sto facendo non mi piace. Ma ho qualche idea. Devo alimentare queste idee. Devo alimentarle, “innaffiarle”, e devo mettere da parte una determinata quantità di tempo ogni giorno per cercare di far avvenire quelle idee.
Puoi farlo. Ognuno di noi ha una personalità diversa, abbiamo interessi diversi, abbiamo diverse cose che ci renderebbero appagati se le rincorressimo.
Ma ciò non è incoraggiato. Ciò che è incoraggiato è cercarsi un lavoro. Ciò che è incoraggiato è trovare un posto nel quale ficcarti, un buco quadrato, nel quale infilare la punta rotonda, spingerla dentro e rasare testa e capo, in maniera che tu riesca a scivolarci dentro con tutto quello spazio extra ai lati, messo in modo che tu ti senta di merda per il resto della tua vita.
Perché hai bisogno di un lavoro. Perché sei in debito. Perché hai delle carte di credito. Perché hai tasse universitarie. Perché è ciò che fanno tutti gli altri e perciò lo fai anche tu.
Ecco cos’è sbagliato.
Hai un appartamento che devi pagare. Hai un’auto da pagare. Hai una moglie da sfamare. Hai un figlio da dover crescere. Hai… Hai un mutuo. Hai quello, hai quest’altro. E proviene tutto da queste cose qui.
Beh, di solito l’occasione si presenta in età giovane e non si ha ancora nessuna responsabilità. È qui si possono avere alternative, le quali vengono fortemente limitate all’aumentare delle responsabilità.
Ad esempio, se come padre 51enne di tre figli, sposato, che paga le tasse, con una casa ed un mutuo, un’attività e tutta il resto, se dovessi rinunciare a tutto in questo momento, e faticare nel modo in cui ho faticato come cabarettista, non ce la farei mai.
Però, l’unico modo per essere la persona che sono oggi è aver preso quella scelta a 21 anni. Quando ero completamente al verde, mi avevano ritirato l’auto eccetera eccetera.
È l’unico modo per arrivare dove vuoi arrivare. Devi prendere un sentiero pericoloso, e gran parte delle persone vuole invece prendere quello sicuro. Ma quello sicuro ti lascia bloccato in quella quieta disperazione praticamente ogni volta. È l’inferno.
Ma le persone sono in grado di fare quel cambiamento?
Certo. Si può, ma devi pianificarlo. Il modo per cambiare è mettere da parte abbastanza soldi per concederti una “finestra”, bisogna avere un piano, e devi trascorrere tutte le ore del giorno al di fuori di qualsiasi lavoro di merda tu faccia organizzando la tua fuga. Devi comprendere con chiarezza che hai fatto una cazzata. Ti sei bloccato.
Perciò, qualsiasi cosa tu stia facendo, fallo come se la tua vita dipendesse da ciò. Se vuoi provare ad essere uno scrittore e lavori otto ore al giorno senza contare gli spostamenti e le responsabilità famigliari o qualsiasi altra cosa tu debba fare, qualsiasi sia l’ammontare di tempo che ti resta, devi impegnarti come se stessi cercando di salvare il mondo, come se stessi cercando di salvare la tua vita, non vuoi affogare.
Quell’oretta e mezza al giorno mettiti a scrivere, dannazione, datti alla caffeina e sii motivato. Devi farlo. Devi darci dentro e avere disciplina. La maggior parte delle persone non ci riesce.
Quasi nessuno comprende cosa si provi a dare il tutto per tutto in qualcosa, e sapere che le conseguenze di non fare ciò sono raccapriccianti.
C’è così tanta gente che sarebbe molto più felice facendo meno di 27.000$ all’anno e l’unica cosa che devono fare è vendere la loro attuale casa, della quale in ogni caso sfruttano soltanto il 18% e comprarne una con 2 camere da letto in meno, così da non dover avere quel lavoro che li paga per mantenere lo stile di vita sul quale si sono adagiati loro stessi e la loro vita ne uscirebbe enormemente migliorata.
Perché ci sono un mucchio di persone che vivono in quel modo. Al giorno d’oggi ci sono un sacco di imprenditori che dovrebbero essere impiegati, ci sono ancora più persone che hanno sostanzialmente costruito la loro vita attorno al loro guadagno, arrivando al punto da odiare quel che stanno facendo per guadagnare, che hanno ancora l’opportunità di fare qualcosa che li farebbe guadagnare 20.000$ in meno e che adorano, ma sono ammanettati dalla preoccupazione dell’auto che guidano o di dove si trovi la loro casa, perché dopotutto tengono alle opinioni degli altri e nessuno ha il coraggio di fare un passo indietro.
L’impotenza di fare un passo indietro, in modo da farne 4 verso la felicità, basandosi sulle opinioni delle altre persone che ti vedono effettuare quel passo indietro, mi fa saltare in aria la testa.
Quando licenziarsi e provarci? Quando puoi permettertelo.
La felicità è incredibilmente assuefacente. E mi rende molto triste che tanti di voi hanno creato per voi stessi delle manette che non vi permettono di lasciare il vostro lavoro, perché ora hai bisogno di guadagnare 130.000$ all’anno perché vuoi avere altri 700 metri quadrati nel tuo appartamento, o magari vuoi una BMW invece che una Toyota. E dunque non sei felice, perché vuoi due o tre cose che non significano assolutamente nulla.
Ti prometto che una volta che avrai assaporato entrambe, quando conoscerai individui che hanno assaggiato entrambe le cose… Io faccio 180.000$ all’anno e ho tante robe, ma non sono felice, e poi sono passato a farne 94.000$ all’anno facendo ciò che amo e ora sono super contento, ho molta meno roba, non ci si avvicina neanche.
Perciò vi scongiuro, scavate nel profondo di voi stessi e provate a capire perché vi serve quella roba. Vi aiuterò a risparmiare tempo: state cercando di colmare un divario formato di insicurezza. Lasciate che vi dia anche un altro enorme suggerimento: anche tutti gli altri fanno schifo, quindi anche tu.
Se hai 21 anni, non hai spese da pagare e vivi a casa, devi affidarti al rischio. Non appena vedi del sangue nell’acqua, tuffatici. Se avessi 21, vivessi con i miei, non avessi spese e facessi 47,000 euro, sterline, dollari facendo qualcosa che non mi piace, ma volessi essere un attore e la prima persona che incontrassi mi pagasse 1500$, o un dollaro per sempre, e funziona, ed è andata bene, e lei, il capo di questo negozio di dolciumi, dice: “Parlerò di te ai miei amici”, potrei fare un bel salto di carriera. Non ho alcun dubbio.
Se invece ne avessi 42 e 3 bambini, un mutuo, e fossi in debito di 100.000$, perché in America ho frequentato il college che però non mi ha permesso di trovare un buon lavoro, e fossi un contabile che guadagna 137.000$ all’anno che basterebbe a pagare le spese, pressappoco, perché ho acquistato una casa più grande di quanto avessi bisogno forse. Ho acquistato un’auto più grande di quanto avessi bisogno forse, è un cliché americano.
E qualcuno mi pagasse 1500$ dicendo che parlerà di me ai suoi amici, rinuncerei a Netflix, ai videogiochi e ai miei fine settimana, in modo da portare quell’entrata a 60, 70, 80, o 90.000 all’anno, prima di dire: “Ok, adesso sono a 90”.
Se fossi andato fino in fondo, sarei riuscito a colmare quel divario di 57.000$, ora farò il salto, perché ho 3 cazzo di figli, un mutuo e un debito da pagare.
Ieri, Aaron di 25 anni e single, che vive a casa. Domani incontra Sheila, si innamora, e sai, possono succedere un miliardo di cose.
Sheila potrebbe fare un milione di dollari all’anno. Una vita diversa. Sheila però potrebbe anche essere disoccupata, ma lui la ama così tanto e lei vuole comprare una borsetta diversa al giorno e ora ha un nuovo, grande, problema finanziario.
Sheila vuole essere la sua compagna. Lui vuole comprarle le borse. Non è un cliché, è la vita.
Ma devi saltare quando puoi permetterti di affogare. Devi saltare quando puoi permetterti di affogare.
Ciò che intendo è che quando fai un salto in piscina, devi sapere di non aver mai nuotato prima d’ora e che potresti affogare. E devi essere in grado di farlo quando puoi.
Ed essendo un 21enne che vive a casa, puoi farlo. Perché puoi tornare indietro ed ottenere un lavoro, senza avere spese. Giusto?
Però all’età di 43 anni con 3 bambini, potresti non volerlo fare. O in realtà, potresti volerlo fare. Potresti avere un coniuge molto incoraggiante, Sheila, Aaron nel ruolo del padre casalingo, Sheila che guadagna i 147.000$, Sheila parla ad Aaron e gli dice: “Aaron, mi sento morire se non salto. Ho 43 anni e so non salto adesso, arriverò a 62 anni e me ne pentirò per il resto della mia vita. Perciò salterò, e se fallirò, e l’economia crolla non facendomi trovare un lavoro, potremmo dover vendere questa casa, potremmo dover spostarci dai nostri genitori in Florida. Ma io devo farlo e accettare la sconfitta di fronte allo sguardo di tutti, accettare di essere dei perdenti e di aver incasinato tutto, perché so di per certo che se non salto ora, sarò infelice per i prossimi 40 anni dato che sono stato un contabile per l’intera vita”.
La ragione per la quale voglio che ognuno viva nello stesso modo in cui vivo io, ovvero senza curarsi di ciò che pensano le altre persone, una volta riuscito a fare ciò, avrai voglia anche tu di saltare. Avrai voglia di affogare. Avrai voglia di andare a vivere con i tuoi genitori 80enni e dare l’impressione ai tuoi figli di essere un perdente, perché semplicemente non ti interesserà.
Il motivo per cui la gente non permette a sé stessa di essere felice è perché da più valore all’opinione delle altre persone rispetto a quanto danno valore alla loro felicità.
Valorizzano letteralmente l’opinione dei genitori, dei fratelli, dei migliori amici e della società più della loro stessa felicità.
Tu vivi la tua vita dando più valore all’opinione degli altri piuttosto che alla tua felicità.